Sempre più spesso tolgo l’audio alla tv,.. quando è accesa.
Lo faccio perché m’infastidisce molto qualunque discussione in cui si sovrappongano due o più voci, che per istinto di supremazia alzano sempre di più i toni.
Diventa un vero spettacolo l’immagine di chi si dimena nell’intento di soverchiare con la propria voce quella degli altri, il gesticolare dei conduttori, le espressioni talora vuote, talora stanche di chi assiste senza intervenire.
Quando invece si tratta di spettacoli in cui ci sono “vallette” che ballano… see.. diciamo che agitano braccia e sederini sempre a favore di telecamera, mentre i piedi, arrampicati su trampoli da vertigine, restano praticamente paralleli ed immobili per favorire il movimento ondulatorio e sussultorio del culetto visto dal basso, allora lo spettacolo ha ben altri “risvolti”, e la mia censura dell’audio è legata alle imbecillità delle conversazioni ed all’attesa del programma successivo.
Le trasmissioni della De Filippi sono quasi un “cult” da questo punto di vista. Provare per credere!
Togliendo l’audio l’attenzione si focalizza sull’immagine e si possono più facilmente osservare gli atteggiamenti, le espressioni, i “personaggi” e anche il contour spesso invisibile altrimenti.
Oggi, ad esempio, nella trasmissione “Uomini e Donne” (Boh! Direi più “Masculi e Fimmine”), dietro ad una De Filippi non particolarmente curata nell’aspetto, compariva la suola di una scarpa da donna col tacco fine e la punta affusolatissima (di quelle che se le indossassi io col mio piedone la punta arriverebbe dieci minuti prima di me) di color beige e non nuovissime. Poi son comparse le gambe abbronzate di altra persona non più giovane. Il tutto mentre due ragazze inquadrate alternativamente, discutevano animatamente non so di che, scacciando nervosamente le chiome corvine dai volti e strabuzzando spesso gli occhi. Una delle due aveva il labbro superiore “taroccato” per fare la boccuccia più sensuale.
Altro esempio, a Ballarò c’è sempre dietro a chi parla un volto (maschile o femminile, non è importante) con caratteristiche peculiari adatte alla situazione, che invariabilmente assente (nel senso “dice di si”) ad ogni parola venga detta a favore di telecamera.
A Forum invece il pubblico ha imparato l’importanza del labiale e, se inquadrato, esprime la propria opinione con veemenza, tanto da rendere facile la lettura.
Anche i TG, che ormai non seguo quasi più, son belli senz’audio.
E che diamine serve sentire le parole che son sempre le stesse? Anche le facce lo sono, come le bugie che dicono, come le verità che mistificano. Uno aspetta le immagini e, se sembrano interessanti allora ripristina il contatto.
Altro : Si parla di scuola… una mattina qualsiasi…un programma Rai. Il maestro unico..pardon “prevalente”
“ La ministra dice che la scuola deve essere meritocratica e severa. Lei che ne pensa del maestro prevalente?”
“ Io ho fatto le scuole quando c’era un solo maestro e mi son trovata bene..”
Naturale, anch’io che ho più di sessant’anni avevo una sola maestra, ma picchiava sulla nuca e faceva i puntini sul naso con la penna rossa ad ogni errore di ortografia! Provaci nel nostro tempo.. Arriverebbero mandrie imbufalite di genitori che impalerebbero l’insegnante. Fermo restando che fosse ancora in piedi, visto che i bambini d’oggi menano le mani senza limitazioni, ad imitazione di quei “bellissimi” cartoons che girano per videogiochi o tv.
Una vita orsono, entrando in classe (una terza superiore di un ITIS) sono stata sfiorata da una buccia d’arancia che volava preceduta dal grido “Alabarda Spaziaaaaale”!
Dopo una ramanzina “il colpevole” è stato soprannominato Goldrake, ma senza sconti nelle interrogazioni.
Allora c’era solo il “Goldrake” che faceva poco male, ora ti squartano con le mani nude o ti affettano con incuranza.. Poi si domanda il perché dell’indifferenza dei giovani nei confronti della violenza..
Quella mattina ho cambiato canale ed ho seguito, si fa per dire visto che stavo preparando la verdura per il pranzo, un vecchio telefilm, quello dell’ A-Team almeno quando dicevano scemenze lo facevano per far ridere.
Ottima idea Anna quella di guardare la TV chiudendo l’audio,grazie del suggerimento.
Sono andato a vedere e rivedere i tuoi post e fra le altre cose ,vi ho trovato anche la tua simpaticisima poesia che ora copio:
Al fondo del cammin della mia vita
Mi son trovata in una selva oscura
Che la diritta via era smarrita
Ah! quanto a dir qual è questa bruttura
di gente mentitrice e puttaniera
Che nel pensier mi nasce la paura..
Spero di trovarne presto delle altre
Grazie del commento: molto centrata l’osservazione che la parte più appariscente della Chiesa partecipa al banchetto.
Ciao, buona settimana.
Antonio.
….questa tele
Tant’amara che poco è più morte,
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai
dirò delle altre cose ch’i’ vi ho scorte.
Io non so ben ridir com’i’ l’accesi
tant’era piena di sonno quella sera
che la verace lettura abbandonai.
Ma poi ch’i’ fui ai piè di Santoro giunto
là dove fuori onda Travaglio tribolava
e senza contratto m’aveva il cuor compunto
guardai ai piani alti della Rai e vidi Zavoli
come quei che con lena affannata
serve d’erbe natuali i digestivi ai tavoli.
“Per me si va ne la città dolente
per me si va nell’eterno dolore
per me si va tra la perduta gente”
Queste parole di colore oscuro
vid’io scritte al somma d’una bianca porta
per ch’io disse “Vespa, il senso lor m’è duro”
E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond’io mi confortai
mi mise dentro alle segrete cose.
Diverse lingue orribile favelle
parole di dolore, accenti d’ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano tumulto come quando il turbo spira
sì che a spegner la televisione il cor invita
ancorchè come fantasma l’anima mia s’aggira
in pigiama un picciol libro m’ebbe salva la vita,
e da tante televisive brutture a liete novelle
lasciata all’etere l’inquadratura ambita
riesco tra le coperte a riveder le stelle.
Cristiana
Ciao Anna.
Vero che mi vuoi bene: mi cerchi sempre!!
Io non guardo molto la tv ma comunque la chiusura dell’audio la pratico da tempo. Per esempio per non sentire i commenti di Guido Meda (motoGP) che parla una lingua inventata da lui…
Fai già tanto a tenerla accesa, la tv.
Come malattia sarebbe meglio quella dello spendaccione, almeno rimettono in circolo il maltolto…
Buona giornata!
La gente guarda ma non vede, sente ma non ascolta, parla ma non dice. Ma noi ci rivolgiamo alle persone che hanno nomi e cognomi, non alla gente.
Ciao e grazie
weeeeeeeeeeeeeeee vecchiarda spazialeeeee ahahahahahahaha buongiornooooooo
Ciao Serenity e buon pomeriggio. Voglio sperimentare anche io la visione di qualche trasmissione, come tu hai raccontato. Tanto, peggio di quello che procura ora, ascoltandola, non dovrebbe essere. Però, emergono particolari ai quali l’attenzione non aveva fatto caso. Ti farò sapere com’è andata!!
Buona serata e ciao.
Ciao anch’io guardo spessissimo la tv senza audio, in particolar modo la pubblicità che è per me è la prima e principale causa di improvvisi attacchi isterici…
Ps. Complimenti per il blog è davvero molto carino! ^_^