Lettera di una mamma

“La festa della mamma”! “Auguriiii”!! Magari c’è anche un mazzolino di fiori o i pasticcini per “festeggiare” il bucato raccolto, stirato e messo a posto, la spesa fatta e riposta, il pranzo e la cena, magari, preparati “a comando”, visti gli orari non sempre coincidenti, i pavimenti puliti, i letti rifatti e… tutto il resto!

Il “family day” ha festeggiato la famiglia, quella tradizionale, quella con la donna ed il marito e, possibilmente con tanti figli, perché una famiglia non è tale se non c’è la schiava di turno! Due amiche conviventi non sono una famiglia, perché  nessuna delle due è debitamente schiavizzata!

Nel nucleo familiare il lavoro più demotivante, difficile da organizzare, duro da completare quotidianamente, è riservato alle mamme, che viaggiano di stanza in stanza raccattando quello che viene lasciato in giro, lavorando su due fronti, casa e figli,  e, spesso,  pensando ad un terzo, quello del lavoro esterno.

Ogni giorno la mamma rifà almeno un letto, prepara almeno un pranzo, rigoverna almeno una volta la cucina, e, per trecentocinquanta giorni l’anno, concedendo quindici giorni di ferie, son trecentocinquanta letti, pranzi,cucine, che moltiplicati per i membri della famiglia, per il numero dei pasti, per gli anni di convivenza, portano ad un bilancio estremamente elevato di frustrazioni e di fatiche!

Sinceramente, quegli auguri io li baratterei volentieri  con l’impegno a  raccogliere gli indumenti, malamente gettati nei posti più improbabili, quando rampolli e coniugi rientrano alla magione, con il riordino del bagno dopo l’uso, con il sorriso grato per il cibo preparato con amore, pur se in fretta, con il rispetto per un pavimento appena lavato, o una stanza appena riordinata.

Invece oltre al danno debbo subire anche la beffa della “festa”, prima della donna, poi della mamma, ed ora anche della “famiglia”, di quella famiglia che fagocita ogni energia, che ti giudica per ogni tuo gesto, che pretende la tua attenzione giorno e notte, che ti condanna se dici “Basta!!”, incasellando la tua protesta fra le stranezze dovute alle crisi ormonali, e “tirando a campare” in attesa che la ragione torni alla povera demente.

La società è poco attenta alle necessità della famiglia, perché son “uomini” quelli che legiferano in merito, e, concentrati sulle loro necessità, che le loro famiglie risolvono facilmente grazie all’afflusso cospicuo di danaro, non reputano importante impegnarsi a risolvere i problemi, quegli stessi problemi evidenziati con tono stentoreo da ogni pulpito calcato dai loro calzari di marca, perché , a loro sentire, basta l’intenzione, son sufficienti le “grida”, che poi si perderanno nella dissolvenza causata dal tempo.

Lettera di una mammaultima modifica: 2007-05-14T18:19:05+02:00da serenity48
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5 pensieri su “Lettera di una mamma

  1. Devo aver fatto un po’ di confusione…perché sono convinta di averlo già letto questo post?
    Che dici è grave sta cosa? Ciao commare’…Patty

  2. che devoi dire, sto cazzone di virgi ne ha fatto un altra di cazzata, è riuscito a peggiorare l’unica cosa buona, la facilità di usare la piattaforma, se entro domenica non è tutto funzionante alla perfezione emigro, hasta luego

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