“LE SCUOLE PUBBLICHE NON EDUCANO”

Lily4.JPGFrase del giorno del giullare che vuole un “popolo bue”.

Già!… le pubbliche non educano e le private si?!?

Esaminando bene il concetto, in fondo non  è altro che un’estensione  dell’arcinoto detto “pagando s’impara” trasformato in “pagando si educa”.

Si educa all’orgoglio di casta.

Si educa al disprezzo del meno abbiente.

Si educa al potere del danaro.

Sicuramente si educa nel senso che s’indottrina.

Nella scuola pubblica c’è libertà di pensiero. Lo affermo con cognizione di causa.

La scuola privata seleziona anche in base alla capacità di adattamento.

Gli elementi di disturbo vengono allontanati.Student_41.jpg

I ragazzi con handicap non vengono addirittura presi in considerazione. Con l’approvazione delle famiglie degli iscritti che in tal modo instillano nei figli l’arroganza della superiorità di ceto.

Naturalmente ci sarà anche l’eccezione, ma rara.

Emerge  chiaro il disegno di distruggere tutto ciò che può portare alla cultura diffusa, e con essa alla libertà del pensiero.

Altro che “scuola di qualità” come sostiene il (purtroppo) ministro, scelto per l’indubbio livello culturale (link) e incaricato da qualcuno di “non pensare, ma obbedire”

Ah! L’ignoranza! La facilità con cui per anni mi son burlata dei ragazzi per dimostrare loro come fosse possibile raggirarli se non avevano gli strumenti della conoscenza!

La credulità è la più semplice da manovrare.

Arrivavo in classe con lo sguardo serio e preoccupato e fissando negli occhi uno qualunque gli dicevo :

“Stai attento che ti capiterà qualcosa”.

“Cosa prof?!?” era l’inevitabile seguito.

“Tu fai attenzione”.

“A cosa” …“nulla però fai attenzione”…“ma perché cosa deve succedere”… “nulla però stai attento.”…

E la cosa continuava così finché inevitabilmente qualcosa succedeva, del tipo che distratto dalle mie parole inciampava nei sui stessi piedi, ed allora avevo la mia “vittoria”.

A questo punto spiegavo il gioco alla classe e ne facevo una lezione di “anti pirlaggine”.

I ragazzi inevitabilmente sfruttavano la cosa per fare  nuove vittime nelle altre classi… e la storia finiva quando era noto a tutti il meccanismo.

Altro gioco era quello “della soglia”.

Al cambio dell’ora i ragazzi tendevano ad uscire dalle classi.

Io, da vera “fetente”, mi avvicinavo ad una classe (non una “mia” classe) e fingevo di lanciare una fattura biascicando qualcosa tra i denti, poi avvertivo i ragazzi che il primo che avesse varcato quella soglia sarebbe stato vittima di un’interrogazione negativa.

fattucchiera2.jpgTutti ridevano, ma nessuno voleva passare per primo, per cui andavano ad abbrancare il “solito sfigato” della classe per spingerlo fuori, tra resistenze attive di piedi puntati per terra e ridenti a denti stretti “ghe credo mia mia ‘ste storie!” smentiti dal contesto.

La mia fama di strega burlona era rafforzata dal mio essere un chimico. E la lezione più importante era quella di far pensare, di far analizzare alla luce della conoscenza la superstizione.

E proprio con la scienza  ho messo alla berlina tante scemenze che girano, specialmente negli spot pubblicitari. Il pH ad esempio (e si scrive così perché p è una funzione matematica ed H è il simbolo dell’idrogeno ione, che è il “responsabile” dell’acidità della soluzione) è uno degli argomenti degli inganni più diffusi. Conoscere un po’ di chimica in questo caso permette di evitare di farsi prendere in giro. E di buttar via danaro alle volte.

Ma il “popolo” per essere manovrabile deve essere ignorante.

Allora può essere sedotto dalle promesse mai mantenute, dalla povertà intellettuale nascosta dietro qualche citazioneil re nudo.JPG latina magari sentita per caso e riutilizzata per scena.

Allora può essere distratta dall’immagine della “virilità” esagerata e prenderla come esempio di vita auspicabile.

Le nudità del re ormai son messe alla berlina (link), ma è la “corte” che mi fa maggiormente schifo!

“LE SCUOLE PUBBLICHE NON EDUCANO”ultima modifica: 2011-02-27T12:51:00+01:00da serenity48
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7 pensieri su ““LE SCUOLE PUBBLICHE NON EDUCANO”

  1. Questa volta ci sei andata giù leggera ;-))

    Questo sub-umano ha imparato la lezione dai dittatori che ha frequentato e frequenta, rendi il popolo ignorante e avrai il dominio facile.

    Vedi, mi viene facile il motto “SE NON ORA … QUANDO?”

    Se non scendiamo in piazza in maniera permanente ora che ha calato del tutto la maschera, quando?

    Un abbraccio Anna ;-))

  2. Ciao Anna e buona serata!

    Condivido tutto, pure lo “schifo” finale anche se a me, però, fanno ancora più schifo i “sudditi” diffusi fra il popolino!

    Hai espresso, naturalmente in modo molto più approfondito, una riflessione che avevo lasciato pochi giorni fa da Tina ma, anche qua, con una leggera differenza. A me, ha impressionato anche un’altra parte della tragica affermazione espressa dal Caimano, relativamente a ciò che “penserebbero le famiglie in fatto di educazione” e che i prof della scuola pubblica disattenderebbero!

    Cosa ne sa, lo stesso, di cosa “pensano” le famiglie italiane? Secondo me, è convinto che attraverso la manipolazione mediatica che pratica da almeno un ventennio, è riuscito a “formare” il pensiero di quelle famiglie cui allude.

    Nell’ipotesi coltivi questa “convinzione”, come dargli torto? Abbiamo discusso mille volte sui teledipendenti, sui telelobotomizzati e senza andare troppo sul “difficile” per analizzare qualità dei media e concentrazione editoriale degli stessi, basta che ci guardiamo intorno e ci rendiamo conto che l’indifferenza, quando non il fastidio verso determinate “critiche” al Califfo, imperversano!

    Ora, si stanno inventando l’altra boiata delle trasmissioni di “approfondimento” alternate… semplicemente per mettere a tacere due trasmissioni scomode: Annozero e Ballarò!… e il cerchio si chiude!

  3. Ciao Anna e buona serata!!… per avermi fatto ridere di gusto con quel “niente politica a scuola o ti defenestro” ma ancor di più per il dubbio che non abbia capito il significato del termine “defenestrato” oppure quell’altro sull’evirazione… beh, ti meriti un augurio di buon fine settimana veramente speciale! Iniziare lo stesso ridendo, non è un evento che si realizza spesso, ultimamente!

  4. due piccioni con una fava: si lavano i cervelli fin dall’inizio e si favorisce le scuole cattoliche alle quali oltre che le rette vanno gli incentivi, infatti, la maggior parte delle parificate è in mano alla chiesa (esentata anche dall’ici) le altre sono in mano a società allineate a chi da loro finanziamenti ed incentivi sottraendo fondi alla pubblica e all’università

  5. cara Anna, ti scrivo qui perché il post mi sembra adatto. Anche sulla pagina facebook ho scritto che speravo di aver capito male, ma purtroppo è tutto vero. Affittopoli mi sembra una bufala. Come si fa a dire che una casa acquistata a 900mila euro è un prezzo di favore…..a Milano ci sono miriadi di case vuote di proprietà dei vari enti. Se anche le svendono al primo che passa è meglio che tenerle vuote, ma se poi si arriva a questo….vedrai che non si venderà più niente se non a prezzo di mercato, peccato che oggi non sia il momento di vendere (case fatiscenti peraltro). per il resto spero che non mi caccino da casa, visto che mio suocero ha comprato quella dove abito dall’aler nel 1964….

  6. pensa che proprio in questi giorni sto scrivendo un capitolo destinato ad un testo universiatario, in cui tratto il problema dell’educazione e proprio facendo riferimente a quel DIS-educatore che era quintiliano, che propugna proprio l’insegnamento dei valori etici e civili!

  7. Se c’ è una frase , fra le tante sue , che mi ha fatto andare in bestia , è propria quella sulla denigrazione della Scuola Pubblica ( volutamente maiuscolo ! ). Ma come ha potuto , il capo del governo ( volutamente minuscolo !) , a dire una cosa simile ? Ormai , mi sono convinta che sia completamente fuori di testa . Non trovo altre spiegazioni . Ma tu , perchè mi scrivi di essere un po’ … in crisi ? Salute ? Famiglia ? Altro ?
    Passerà : mi sembri così forte …… Buon fine settimna ! wally

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