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HO VISTO SEI PAPI

Ho visto sei papi ed ora aspetto il settimo.

Quando sono nata, in Vaticano c’era Pio XII.

Ho assistito per la prima volta al rito del conclave quando è stato eletto Giovanni XXIII, il “papa buono”.

In seguito ci sono stati Paolo VI, il papa dallo sguardo severo, poi Giovanni Paolo I, il papa che regnò solo poco più di un mese e che era nato in un paese del bellunese che conoscevo bene. Successivamente c’è stato Giovanni Paolo II, il papa polacco, ed infine Benedetto XVI, il papa emerito dei giorni nostri.

Accidenti quanto tempo è passato!

Il primo ricordo, comunque, è il più vivo.

La scoperta di un mondo diverso vista attraverso i racconti della radio e dei giornali, condita dai discorsi “dei grandi” non si può dimenticare, specie se raccontata da un tema che ho ritrovato in un vecchio quaderno di scuola, di quelli con la copertina nera e i fogli ormai ingialliti, con le pagine scritte con il pennino e l’inchiostro nero ormai divenuto grigio.

Allora non avevamo ancora la tv, ma questo non era un problema, c’era la radio!

Nella prima pagina del quaderno c’è un tema “classico” per quegli anni :

“Un nuovo anno è incominciato, pensieri, ricordi, proponimenti”. Mi proponevo di studiare per migliorare la media dell’anno precedente (per inciso c’è scritto “dell’otto e del sette” con una concezione approssimativa del concetto di “media”)

Era il 1958 e la mia famiglia si era da poco trasferita da Venezia a Trieste ed io frequentavo la quinta elementare.

L’istruzione era per le famiglie la strada per far conquistare ai figli una posizione sociale migliore e le conoscenze che si acquisivano a livello di licenza elementare dovevano essere adeguate. Ricordo che era molto “dura”, ma era una buona palestra per imparare a superare le difficoltà.

Se ho saputo “rialzarmi” tante e tante volte dopo le “cadute” lo devo anche a quella.

Alla data del 30 ottobre 1958 c’è il tema : “ Abemus Pontificem” ( Forse dovevo scrivere “Habemus Pontificem” ma avevo 10 anni..).

Rileggendo quei pensieri ingenui, scritti con quella grafia orrenda ma corretta da sottolineature e successive rettifiche, appare un mondo lontano e pur vicino, che mi appartiene profondamente.

Oggi con la tv a colori dai mille canali, con questo pc che mi collega al mondo in tempo reale, con i fiumi di parole che sento, ho nostalgia di quella leggerezza intellettuale che una semplice cronaca rai ascoltata in famiglia ha generato in una ragazzina avidamente affacciata alla vita.

Ecco il tema, spero sia leggibile (cliccare sulla foto per ingrandire): 


 

HO VISTO SEI PAPIultima modifica: 2013-03-13T17:54:00+01:00da
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