Ma son solo una “vecchia signora” ampiamente a disagio nel vivere in una società che non riconosco più.
I miei valori son diventati dei disvalori.
La gente non conosce più cortesia, gentilezza, rispetto, umanità e segue chi mostra arroganza e disprezzo.
Ancora una volta alcune dichiarazioni del “senatùr” hanno effetti indesiderati sul mio umore.
Mi riferisco a :
“I rifiuti di Napoli se li tengano. Anche se il presidente della Repubblica, che ha firmato il decreto, ha detto che però non è sufficiente. Vabbè, lui è originario di Napoli, capisco. Però la gente del nord non vuole i rifiuti di Napoli”.
Ed io sarei di parte perché son nata a Venezia? Dovrei quindi star dalla parte dei padani? Di quelli che vanno a riempire l’ampolla alle sorgenti del Po e poi mangiano la carne dell’orso perché rompe le palle a qualche montanaro che gira con le corna sulla testa?
Quegli orsi arrivano dalla Slovenia e quindi son extracomunitari senza
Questi son fuori di melone!
La natura va rispettata se fa comodo e violata, stuprata, ingannata, uccisa se non lo fa?
La gente del Trentino la conoscevo bene in passato, visto che passavo le mie vacanze in una delle loro valli in un tempo che sembra un secolo fa (e tecnicamente lo è visto che parlo degli anni sessanta più o meno). Gente dal cuore grande e con gran rispetto per quella natura avara ma generosa. Avara perché poco adatta alle esigenze dell’uomo, generosa perché i suoi frutti nascosti nei boschi ancora integri davano cibo e vere e proprie leccornie a chi li rispettava.
Oggi non so più chi siano…
Forse son vittime della dialettica ruspante di gente deteriore.
“..il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, si dice “disponibile ad andare a fare il commissario per l’immondizia a Napoli se comune, provincia e Stato me lo chiedono” tanto, spiega in una intervista a Repubblica, “tutto quello che dovevo fare nella vita l’ho fatto e anche se mi ammazzano non ho problemi“.(n.d.r. : Figurati se li ho io!) “Però – avverte il leghista – sappiano che a Napoli ci vado armato e non porgo l’altra guancia. Vado lì e faccio i buchi, faccio i termovalorizzatori. Punto. Se poi arriva la camorra e spara, sparo anche io. Vediamo chi resta in piedi. E se non riesco a fare i termovalorizzatori tiro fuori il lanciafiamme così libero le strade”.
E avveleni quella gente che ti sta chiaramente sullo stomaco, così risolvi due problemi in una botta!
Poi…Fare i buchi? A Napoli? Una città costruita sul tufo e sulla pozzolana delle eruzioni? Tufo già abbondantemente “bucato” a partire dai greci (III sec. a.C.) che “se lo fregavano” per farci i loro templi. Mo’ arriva il padano a metterci il carico da undici!
Ma questo è proprio strafatto! Il tanfo che esce dalla sua bocca ammorba l’aria!
Nord, Sud, Isole… L’Italia è un condominio litigioso. Il vessillo del federalismo, dell’identità territoriale, sono come quegli stuoini messi davanti alla porta che invitano a “pulirsi le scarpe prima di entrare”.
E c’è il condomino che lo fa e quello che lo ignora, magari per dispetto. Ed allora si litiga.
Mi torna in mente un “fatterello” di gioventù.
Abitavamo al primo piano di un condominio di Roma e la signora del piano
Sai che bello se i rifiuti del nord dispersi nel sud tornassero al luogo di produzione.
(“MONNEZZA CITY” TRA VELENI E AFFARI DEL NORD – Viaggio a Giugliano, dove la terra accoglie i rifiuti settentrionali – Da “Il Fatto Quotidiano” di Giovedì 7 luglio 2011 pagina 9)
Storie di vita e di giovinezza.
Il problema dei rifiuti (Un riassunto di Report nel video)