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LA DIFFERENZA E’…

Ieri ho voluto esporre solo parte del mio pensiero con intento “provocatorio”. 

Volevo suscitare in chi legge una riflessione sulla violenza gratuita e sulle reazioni mediatiche.

In due commenti al post si fa differenza tra l’uomo politico ed il ragazzo indicato come teppista. 

Non so se teppista lo sia veramente, ma non è questo il punto da sottolineare.

Questo non ha alcuna importanza di fronte ad un gesto aggressivo, ad una violenza che non può trovare giustificazione in alcun motivo.

Sbagliata in un caso e sbagliata nell’altro.

Però si evidenzia come il comune sentire abbia quasi giustificato una delle due, come se un cittadino fosse realmente diverso da un altro.

E i media ne hanno la colpa.

Nessuno informa delle condizioni di salute del “barbone” picchiato o bruciato tempo fa.

Le vittime di aggressioni razziste, come quelle dell’omofobia, spariscono da ogni giornale con la velocità del vento pur essendo spesso dalle conseguenze ben più gravi.

Son mesi che si tace sulla “strage degli innocenti”, vittime dei respingimenti bellamente sbandierati come “nostro diritto”.

Invece son due giorni che si discute con toni aspri ed arroganti sulle parole dette o non dette, sulla “colpa” di questo o di quello, e si dimentica che un’intera generazione è ormai assuefatta alla violenza, perché cresciuta con un contorno di immagini crudeli, dai videogiochi ai film.

Veder sbudellare un essere vivente almeno una volta al giorno per tutti i giorni della propria vita dona l’assuefazione all’immagine brutale.

Veder il “rambo” di turno che impone la propria giustizia fregandosene del rispetto delle regole porta all’emulazione.

I ragazzi non distinguono la sottile morale del discorso filmico se non c’è un adulto che la sottolinea.

E la violenza, come il sesso, se sbattuto in faccia ad ogni piè sospinto, diventa naturale per molte, troppe menti ineducate.

E non vale il discorso del “se l’è cercata o meritata”, perché non esiste azione che meriti risposta lesiva della dignità altrui.  Nemmeno nel caso in cui si voglia tener conto dell’aspetto umano nella situazione di “azione – reazione” .

Se non si ferma la macchina assurda “dell’audience a tutti i costi”, con le sue bizzarre liti, con le discussioni irose e le aggressioni verbali, con l’abuso dello “spettacolare” a danno del buon gusto, la lite diverrà routine, la prevaricazione status symbol, e la violenza sarà gratuita nella vita d’ogni giorno.

LA DIFFERENZA E’…ultima modifica: 2009-12-15T19:34:29+01:00da
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