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NON DICO COSA VI TAGLIEREI

Tagli ai comuni?

Niente pulmino e niente mensa per i bimbi.

Tagli alle provincie?

Niente riscaldamento alle scuole.

Tagli alle regioni?

Niente assistenza ai più deboli, malati e non.

Ogni giorno una nuova “uscita” ricattatoria da parte di quella massa di mangiapaneatradimento che non vuole rinunciare neppure ad un quattrino di quanto incamera dei soldi pubblici in emolumenti, rimborsi, gettoni di presenza e balle varie.

Son troppo educata alla vecchia maniera per dire in chiaro cosa taglierei loro io! Tanto l’allusione scatena la fantasia.

Continua il balletto di veti incrociati e di proposte oscene nella disperata ricerca di salvezza per il loro fondoschiena incollato alla poltrona e intanto si lavora duro per approvare  un importantissimo ddl che “promuove l’insegnamento dell’inno di Mameli nelle scuole e istituisce la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” il 17 marzo”.

Ciazetadueo!

Questo si che ci salverà dalla disoccupazione!

Tutti impegnati sull’attenti a cantare con la mano tesa nella speranza che passi qualche politico e sganci una monetina!

Sessant’anni fa ho imparato l’inno d’Italia a scuola e ho anche un attestato di partecipazione alla “giornata del risparmio” con una orrenda formichina disegnata dalla mano di una seienne, ed ora la “sbandierano” come una novità (Alunni protagonisti alla giornata del risparmio. Iniziativa a Cuneo alle Poste centrali ) per  “sensibilizzare sul valore economico e formativo del risparmio”.

Come se ci fosse in giro danaro da risparmiare.

Al massimo si possono risparmiare le contumelie e passare direttamente alle vie di fatto!

Ma chi vogliono pigliare per il c… ! Sicuramente non me e tutti quelli che han vissuto la scuola degli anno ’50.

Il “fuoco dell’immagine” per la classe politica è nella importantissima questione di come dividersi il bottino dei voti alle prossime elezioni, in modo da pigliare per i fondelli tutti quei fessi che hanno votato pensando di scegliere chi li rappresentasse.

Imbecilli!

Anche se cercate fottere gli avversari siete talmente stupidi da non accorgervi che state fottendo tutto il sistema, voi compresi.

Ormai per non sentirci scemi, visto che stiamo toccando con mano i nostri fondelli lacerati dai vostri calci, non ci fidiamo più, e cercheremo e diffonderemo la squallida verità su di voi.

E non pensate di chiudere la nostra bocca con l’intimidazione perché un passato storico ha dimostrato che né carcere, né torture hanno dissuaso chi voleva difendere quei principi di onestà e solidarietà che hanno ispirato poi la Nostra (e non vostra) Costituzione e noi ne siamo i figli!

Potete fare le primarie, le secondarie o quello che vi pare, ma senza la garanzia di una svolta nella mentalità clientelaristica e dissoluta del sistema, però non basata sul diventare “eminenze grigie” dietro volti giovani e sufficientemente ingenui da credere di decidere con la loro testa, magari attratti dai benefici economici che, per voi irrisori, ma per loro, disoccupati o sottoccupati, ragguardevoli, vi troverete sotterrati da una vera rivoluzione capace di superare qualunque “soglia di sbarramento” e di rimescolare il terreno per piantare e far crescere quei semi, resistenti ad ogni veleno, che si chiamano “onestà”, “solidarietà”, “cultura”, “integrità morale e civile” e “vero spirito sociale”, per ricostruire quanto vent’anni e più di comportamento disonesto ed arrogante hanno soffocato.

 

NON DICO COSA VI TAGLIEREIultima modifica: 2012-11-09T18:19:00+01:00da
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