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OCCASIONE PERDUTA

“La facoltà (universitaria)? A Roma si sceglie andando a pregare al santuario del Divino Amore”

Essì!

Solo la Madonna può ridare la fiducia nel futuro a questi poveri ragazzi! E solo un intervento divino potrebbe aiutare questa povera Università a sopravvivere alla stupidità che taglia sull’istruzione.

Peccato che non sia un’iniziativa spontanea dei ragazzi, ma un appuntamento con “regalo di credito formativo” per la sfacchinata (dopo le piogge nel fango alle caviglie), organizzato dall’ufficio scolastico regionale col vicariato di Roma,  per orientare i maturandi di tutte le scuole del Lazio (pubbliche e private) alla scelta universitaria.

Personalmente ci sento puzza di bruciato! Anzi puzza di indottrinamento.

E questo proprio mentre la ministra della P. I., con l’espressività di un’ameba, dichiara che i prof. son troppi e quindi logico sian pagati male, e che Ci sono più bidelli che carabinieri … per avere le scuole sporche”. (Ho notato che generalmente ha una postura talmente rigida da sembrare che abbia “inghiottito” un manico di scopa).

Accidenti!! Che occasione ha persa di stare zitta!

Quella dei bidelli inutili è un’altra “favola” che gira nelle scuole.

Oh, certo che ci sono gli scansafatiche, ma son pochi percentualmente parlando.

Durante le ore di lezione il bidello/a ha un compito delicatissimo, cioè quello di sorvegliare la “vita” delle classi. E’ il primo punto di riferimento dei ragazzi. E’ spesso quello che nota le “storture” e le segnala a chi deve intervenire. E’ quello/a che sorveglia le classi “scoperte” quando non si ha nessuno a disposizione per coprire un’assenza. E’il tramite tra la presidenza e le classi.

Quante volte ho contato su di loro per compiti delicati nella gestione di situazioni a rischio!

Per ultimo ha il dovere di pulire le aule.

Ancora una volta la “signora” dimostra la sua ignoranza della gestione di quel microcosmo chiamato scuola! Tanto che anche il Tar del Lazio boccia la riforma del ministro sul taglio al numero dei bidelli.

Ma cosa si vuol ottenere da una classe politica la cui crassa ignoranza, evidenziata da palese incompetenza, esce allo scoperto quando viene interrogata sulla data della festa dell’Unità d’Italia che è stata scelta da LORO! Sabrina Nobile interroga i politici sull’Unità d’Italia(video)

Pazienza se io, la signora Nessuno, ammetto di non sapere che cosa sia successo il 17 marzo del 1861, ma chi ha preferito questa data ad esempio al 3 febbraio o al 18 febbraio  dovrebbe almeno essere informata sul perché e sul significato. Neppure il nome del primo re d’Italia sembra sia loro noto.

Questo mi permette di spiegarmi perché le cose vanno così male.

In questo parlamento qualcuno dice di votare bianco o nero e quasi nessuno si domanda: “bianco o nero cosa?”. Al massimo lo sanno per sentito dire. Son talmente occupati a nasconder le loro nefandezze che non hanno certo tempo d’informarsi.

Tagliare i fondi all’università e alla scuola è a questo punto un fatto marginale.

Tanto ad esempio “il Trota”, che pensa che i canadesi vivano in Australia (video), fa comunque il suo dovere di padano in regione votando quello che dice papà!

Quello che “mi rode” è che questi microcerebrati, puttane per vocazione, senza offesa per le peripatetiche di professione, li pago io con i soldi che mi succhiano alla fonte, a me! Mentre loro beccano i dividendi aziendali o i bonifici della “caritas” di turno.

E si permettono anche di dire che i rappresentanti del “Carroccio” possono aver “libertà di scelta” se partecipare o no alle celebrazioni dell’Unità d’Italia! ( la Lega nella bufera )  dimenticando che sono parte di un governo della Repubblica Italiana e son pagati con i soldi dei contribuenti Italiani e non solo padani! E poi stanno facendo i loro porci comodi nella “conquista” di posizioni di potere grazie proprio al loro essere al governo della Repubblica Italiana!

Ma una classe politica che accetta di baciar le mani ad un dittatore spocchioso e brutto come la peste, che sceglie di non far nulla difronte all’insurrezione di un popolo contro la dittatura per “paura di disturbare”, che respinge i disperati senza voler sapere neppure se siano perseguitati o solo morti di fame, e invece accetta tranquillamente di elevare a mansioni di responsabilità fior fiore di delinquenti in colletto bianco, non può essere che schiava della sua stessa bassezza.

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OCCASIONE PERDUTAultima modifica: 2011-03-17T19:15:00+01:00da
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