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VENDITA DELLE INDULGENZE

Tutto è iniziato con l’ormai arcinota bestemmia detta in pubblico, peraltro inserita in un contesto dispregiativo nei confronti di una parlamentare (Bindi), e con la successiva “contestualizzazione” per l’assoluzione ecclesiastica.

Ma tutto ha un prezzo.

La bestemmia ci costa, e sottolineo ci  (a noi!), la reintroduzione dei fondi per le scuole paritarie, in gran parte “confessionali”. Ma la coperta è corta.

La legge di stabilità aveva previsto per il prossimo anno un taglio ai finanziamenti per le scuole paritarie di 253 milioni di euro su un totale di 534, ovvero il 47% in meno. L’ammontare che Tremonti ha proposto per ripianare il taglio sono proprio 250 milioni, praticamente tutti. Solo una parte di questi soldi sono relativi alle scuole non statali, come gli asili comunali. Ma la stragrande maggioranza andranno alle scuole cattoliche, a partire dalle primarie.

E perché si sente la necessità mandare i figli alle private? Perché queste offrono il tempo pieno, spesso “più allungato” per le necessità di chi lavora, mentre alle statali sta saltando tutto.

E grazie all’autoreferenziale algida cyborg ministra della Povera Istruzione con le sue cavolo di idee di scuola di qualità!

Si! la qualità dell’ignoranza. La qualità di chi si permette di parlare pur nella più totale incompetenza dell’argomento.

Anzi di legiferare.

Perché come teorizzato da Noam Chomsky, filosofo e teorico della comunicazione statunitense nella codificazione della manipolazione mediatica (tratto dal blog di Giorgio Bargna) . “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori”.

Purtroppo la “classe superiore” non è quella “illuminata”, ma quella con “i danè”, soldi accumulati in molti casi con la più completa indifferenza per legalità, correttezza, onestà ed umanità. Quel che si definisce da “furbetti del quartierino”.
Ma ogni peccato vien perdonato grazie alla vendita d’indulgenze che serve a nutrire ventri già grassi, magari tramite restauro di opere appartenenti ad “altro stato”, mentre le nostre crollano sotto il peso dell’incuria e dell’approssimazione nella tutela.

Per alimentare cortine  fumogene e ricreare una verginità morale partono allora crociate contro il libero pensiero da parte di “menti (appena) superiori al nulla”, come quella di un articolo  scritto (22/10/2010) sul quotidiano dello “stato estero” da un ministro italiano, in cui si sostiene  che “.. «l’ateismo, il materialismo e il relativismo» sono «fenomeni perversi», caratterizzati da «fanatismo e intolleranza», che «minacciano la società», e vanno pertanto combattuti con un’alleanza tra cristiani, musulmani ed ebrei.”.

Naturalmente per controbilanciare le crociate contro mussulmani ed ebrei che altri ministri da tempo conducono.

Ed intanto la classe “inferiore” viene nutrita dalle storie di aberrante follia di delitti esaminati da ogni possibile angolazione e somministrati a pranzo, cena e colazione come pillole salvavita, o di sordidi scenari hard alimentanti la fantasia naturale del popolo monogamo all’intrigante vita dell’harem.

Questo è “il prosciutto che fodera gli occhi” della gente che poi si domanda perché si sveglia col culo per terra.

Peccato che il prezzo pagato sia fuori da ogni logica di equilibrio sociale. 

VENDITA DELLE INDULGENZEultima modifica: 2010-11-08T17:12:00+01:00da
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