L’unico vero servizio pubblico che mi viene in mente è un vecchio vespasiano in metallo verniciato in verdone
Questo ricordo nasce dal fatto che sta venendo alla luce, in modo documentato, come il cosiddetto “servizio pubblico”, finanziato con il danaro di chi paga le tasse (… pochi…), sia stato o lottizzato tra sanguisughe e jene, o, se non appetibile, lasciato morire affogato nei debiti (mi riferisco all’istruzione tanto per…).
Qualcuno si è mai posto la domanda sul motivo per cui le scuole private abbondano di licei e di istituti tecnici commerciali e per geometri, mentre son rari gli istituti tecnici per meccanici, elettrotecnici, chimici ecc..?
Quindi le rogne allo Stato e i guadagni al privato!
Sentir dire poi che la rai, “…pagata con danaro pubblico si diverte ad aggredire il governo…” mi fa ridere!… Ma se ormai non seguo più alcun Tg (Rai3 esclusa, ma non troppo) perché non credo più a quel che dicono tanto son proni ai desiderata del potere!
Una sera, con mia figlia, mi son ritrovata a seguire sulla tv svizzera (una delle poche ancora “in chiaro”) una trasmissione in cui confrontavano la facilità d’uso dei pelapatate in
A proposito di decenza…
Non mi spiego perché debbano continuare con lo stereotipo della donna menomata intellettualmente e dell’uomo colto ma fisicamente inguardabile… Ok, con l’isola dei famosi ed il grande fratello abbiamo avuto svariati esempi di “anelli mancanti” in entrambi i sessi, ma ho la netta impressione che ci sia una deriva verso la ricacciata delle donne attorno al focolare, con la profusione di immagini di femminilità esagerata offerta come merce, e della cultura, specialmente per la donna,
E tutto scorre verso questo fine… Salvo poi quando i giovani, appresa questa lezione, bruciano la loro gioventù nel miraggio della notorietà, o semplicemente della “normalità percepita”, allora gridare allo scandalo.
NO! Questo non è uno scandalo, ma il risultato di come la società della svendita della morale educhi.
Invece…
Scandalo è che depravazione, corruzione, collusione, arroganza siano strumenti di potere e di controllo.
Scandalo è che un ministro (ora ex) dichiari di “non sapere chi lo abbia favorito” o, meglio ancora, di non sapere di aver ricevuto un favore (anche perché questo vorrebbe dire che o è pirla o è talmente tronfio da immaginare che tutto gli sia dovuto solo per…).
Scandalo è che i soldi delle tasse vadano sprecati per costruire un gazebo per “la casta” sulla terrazza della Presidenza del Consiglio a piazza Colonna a Roma, e che un nido per l’infanzia nello stesso palazzo ospiti al massimo tre o quattro bimbi degli addetti ai lavori (magari “a gratis”), mentre decine di altri sono in lista di attesa, per mancanza di posti, in quelli comunali o statali.
Scandalo è che un ministro
Scandalo sono i vari decreti sulle inercettazioni che tendono solo ad imbavagliare ogni forma di critica compresa quella sui blog.
Scandalo è che il ministro della P.I. parli per frasi imparate a memoria senza capire le conseguenze delle scelte effettuate per lei da altri… e poi si disquisisce del come possa succedere che una maestra ci rimetta la milza per il calcio di un bambino di dieci anni, e si plaude alla scelta del maestro unico.
Non ci si può fidare più neppure della chiesa i cui intrallazzi, che risalgono ai tempi del potere temporale e mai son cessati, continuano a venire a galla, mostrando la trama di connessioni tra chi comanda al di qua e al di là dal Tevere. E, per colmo di misura, coprono il danno di quelli che tra di loro non rispettano neppure i dettami del loro credo (dal Vangelo (Mc. 9, 37-47) “Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato in mare.”. (link))
Non ho più parole…