Ricordo bene quando alla fine degli anni ottanta, durante una riunione ufficiale, venne “celebrata” la “tanto auspicata ed epocale riforma della scuola” che, tra l’altro, prevedeva la riduzione del tempo scuola negli istituti tecnici da 40 ore a 36 ore settimanali.
Se l’età non mi confonde ben 22 anni dopo una “pischella” col pancione e limitate libertà di scelta pontifica la stessa teoria.
Quali furono le conseguenze allora?
Per gli altri non lo so, ma per me fu che alcune parti importanti per la comprensio
Una “mazzata” per la preparazione di un perito chimico.
Qualche anno dopo le industrie della zona iniziarono a privilegiare nelle assunzioni quelli che avevano preso il diploma “vecchio” perché trovavano migliori competenze… Ma và là!?!
Adesso da 36 ore si passa a 32.
Per non parlare degli istituti professionali che, ci scommetto lo scalpo, sforneranno elettricisti
Ed il “capo” sostiene che la riforma è necessaria perché: “La scuola attuale non sforna ragazzi con cognizioni adeguate alle richieste del mondo del lavoro“
Appunto! Auguri ai futuri diplomati ed alle industrie che li dovranno assumere.
Cambiando argomento, in questi giorni il mondo dei media sta presentando un coreografico balletto sul tema “drogatevi possibilmente di nascosto, se scoperti pentitevi pubblicamente”.
Morgan, il cantante, si è sputtanato su di un giornale. “Mi faccio di crak”.
Ma và?! Ti posso dire che a x-factor ti sei presentato strafatto e pure ciucco?! Ma la performance in evidente stato confusionale non ha fatto sussultare neppure un galoppino, mentre appena dalla nebbia del cervello bruciato è scappato l’outing ecco che Soloni di tutti i colori si ergono ad indicare lo sconcio.
M’annate affanc..!! E apra la fila quella porcheria di “porta a porta”!
Cristoforo Colombo!! (per non bestemmiare), quanti di quei Soloni predicano bene e
Son anni che scrivo per denunciare la deriva, ci son post e post nel mio blog che lo confermano. Dal 2005!
Uno Che Rabbia! pubblicato nel 2007. Un altro RICORDI CHE FANNO ANCORA MALE… pubblicato il 26 novembre scorso.
La frustrazione è alle stelle e la voglia di mollare cresce.