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A LUI CADON LE BRACCIA, A NOI …

Son giorni, anzi settimane che seguo passivamente lo spettacolo indecoroso della politica in vista delle elezioni regionali.

C’è un’agitazione furiosa intorno ad un “pallottoliere” che conta i voti in base ad alleanze o bacini di elettorato più o meno garantito.

Pochissima attenzione invece alle persone garanzia di onestà e buon governo.

Il solito teatrino delle marionette con i pupari nascosti dietro al sipario della ribalta.

Ma che nessuno si ponga il problema della nausea degli onesti nei confronti di quel sistema corrotto ormai completamente avulso dalla realtà della vita della gente?

Con una clava in mano, menando colpi su indicazione dei loro capi, “gli eletti” stanno distruggendo tutto quanto di socialmente utile ci sia.

E se qualcuno strilla che fa male, che così si manda tutto a puttane, si prende pure del delinquente o del demente, “dell’antropologicamente diverso” o del cecchino.

La televisione, a cui “l’umanità dolente” chiede informazione ed un attimo di relax, propina talk show talmente ammaestrati da risultare ridicoli, pieni di risse verbali con sovrapposizione vocale in cui uno dei contendenti ripete all’infinito le solite frasi fatte che ha memorizzato a difesa dell’indifendibile. E in genere assolutamente fuori dal contesto della discussione.

Poi ci sono le “santificazioni” pubblicizzate oltre ogni decenza che hanno l’evidente scopo di sdoganare le iniquità morali di molti, e i silenzi “che fanno rumore” su chi è morto per la sua onestà.

A queste boiate si affiancano gli spettacoli indecenti degli “anelli mancanti” chiusi in una gabbia-appartamento con telecamere ovunque, pure nel cesso, forse per osservare le loro reazioni “nel momento del bisogno”.

Per non parlare dei TG! Visto uno visti tutti. Fotocopie impaginate diversamente con occhio attento a non far emergere la verità. Qualche sprazzo di sole soltanto sulla terza rete rai…

Esempio?

Noi bravi occidentali “cancelliamo il debito” di Haiti ! 

Eeettecredo! Nelle condizioni in cui è ridotta cor cavolo che potrà restituire se non i morti! 

Ma è bello fare i grandi. Una croce sopra da gran signori, come se mantenerlo fosse un’ipotesi reale. …Pezzenti!…

E la giustizia?

E’ necessario abbreviare i tempi dei processi perché son troppo lunghi.

Giusto, ma non lo si fa aumentando le risorse, magari per l’informatizzazione visto che ancora in molti casi verbalizzano a mano, ed eliminando reati ridicoli come quello di “mancata esposizione della tabella dei giochi vietati” o “parcheggio utilizzando voucher contraffatti” ed altre stupidate che potrebbero essere risolte in diverso modo, ma disponendo dei tempi oltre i quali tutto il lavoro fatto finisce in discarica.

Scrive Bruno Tinti  che di diritto se ne intende che “…facciamo come se in ospedale ci fosse un

tempo massimo per ogni operazione chirurgica: entro due ore deve essere conclusa; se no, si

richiude la pancia del paziente e vada a morire da qualche parte. Vi pare ragionevole?

E così chi è vittima se la prende in saccoccia!  E mentre i soliti ladri dal colletto bianco se la ridono quei poveri rubagalline che commettono reati facili da giudicare vanno dietro le sbarre.

Nulla di nuovo sotto il sole.

E la scuola?

La cosiddetta riforma è una vera poesia!

Serie A: Licei, la scuola dei nobili, che preparerà tagliando sulle ore d’insegnamento, che è come dire di preparare un pranzo di nozze in un paio d’ore invece che in una mattinata (che è già troppo poco). Infondo dipende dalle pretese degli sposi,… se si accontentano di piatti precucinati e scongelati al microonde ad un prezzo superiore a quello del fresco… Tanto già ora all’università fanno i corsi propedeutici per insegnare a scrivere in italiano!

Però c’è il nuovo liceo coreutico-musicale, così ce la possiamo suonare e cantare… ”…E muoio disperato! ♫…E non ho amato mai tanto la vita!…”

Serie B: Istituti tecnici, quelli che devono preparare al mondo del lavoro. Naturalmente con meno ore, meno risorse, meno laboratori, meno docenti, meno di tutto, ma con stage in azienda… cioè quelli che nel 2000 la scuola dove insegnavo faceva già da anni, tanto che ho ex allievi in molte industrie della zona (qualcuno purtroppo ora è in cassa integrazione o a spasso da poco). Prendono per i fondelli.

Serie C: I professionali. La scuola più difficile da seguire come docenti. Arrivano ragazzini demotivati, con competenze linguistiche limitate anche se italofoni. Hanno spesso difficoltà relazionali e retroterra sociali demotivanti. Ma sono quasi tutti con capacità d’apprendimento pari a quelli dei licei che potrebbero essere fatte emergere solo da persone con grande sensibilità  e professionalità… e tempo. Tutto quello che tolgono.

Serie D: L’apprendistato. Una fonte di guadagno per chi le gestisce grazie ai fondi della provincia o della regione, perché sono scuole sotto tutela. Una fonte di “fastidio remunerato” per le aziende nelle quali viene fatta la parte di “pratica”.

Ai quindicenni rompiballe meglio offrire un futuro incerto che tentare di farli crescere come cittadini colti, dovessero in futuro capire con chi hanno a che fare!  E poi così si tagliano le spese per la scuola dell’obbligo trasferendole ad altri soggetti.

Se al ministro Alfano “cadono le braccia” per chi riferendosi al processo breve parla di “resa dello Stato di fronte alla criminalità”, a noi cadon ben altre cose… tra le quali c’è la speranza di avere giustizia.

MI CADONO LE BRACCIA                                                                            

 

                                                ECCHISSENEFREGA!

A LUI CADON LE BRACCIA, A NOI …ultima modifica: 2010-01-24T16:32:00+01:00da
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