Dal Messaggio di fine anno del presidente della Repubblica
“Un anno fa, molto forte era la nostra preoccupazione per la crisi finanziaria ed economica da cui tutto il mondo era stato investito. (omissis)… Oggi, a un anno di distanza, possiamo dire che un grande sforzo è stato compiuto (omissis)… Dico questo, vedete, guardando a quel che si è mosso nel profondo del nostro paese. (omissis)… Perciò guardiamo con fiducia, con più fiducia del 31 dicembre scorso, al nuovo anno…”
Sinceramente penso che il “grande sforzo” sia stato più nel contrasto della legalità che dell’illegalità, della conservazione dei privilegi e dei nepotismi che dell’interesse comune.
“Quel che si è mosso nel profondo del nostro paese” invece è la forza della disperazione. La sopravvivenza di molte famiglie è stata garantita dal volontariato, molto poco dallo stato che ha sprecato risorse per obiettivi d’immagine.
“Perciò guardiamo con fiducia”… Già, fiducia! Fiducia in chi?
In un parlamento che si avvolge su se stesso a protezione di quanto può fargli comodo?
In una classe politica che ha fatto dell’immagine vuota il suo simbolo e della menzogna il suo credo?
In un apparato di governo che ubbidisce solo all’interesse di poltrona abbassandosi al più bieco dei ricatti pur di continuare a mungere la vacca Italia ormai stremata?
In gente che per arroganza d’immagine, salendo sulla sedia per guardar negli occhi l’interlocutore, vuole cambiare la Costituzione partendo dall’art. 1 (.. ma forse non ha tutti i
Il tono del discorso è quello che tecnicamente viene descritto come “strategia comunicativa positiva” che serve a “vendere” esaltando i pochi meriti e omettendo i difetti.
Ma ormai il prodotto non è più vendibile. Sdrucito, scolorito, strappato e sporco neppure bendati si può cadere nella rete.
Sul tetto della sede Ispra (webcam) a Roma da una quarantina di giorni (pieno inverno, una bazzecola!) ci sono delle persone altamente qualificate che lottano per non far smantellare un gruppo di ricerca per l’ambiente riconosciuto internazionalmente di alto livello. Sembra questione di soldi. Quei soldi che per gli amici degli amici ci sono sempre, per l’istruzione e la ricerca no. (A meno che non si tratti di istituti privati, meglio se cattolici.)
Si parla di connessioni tra mafia e politica. Qualcuno dice “parlerò se non mi vengono fatti dei favori”. Qualcosa si muove a suo favore e chissà se la verità vedrà mai la luce. (Per inciso ho scoperto che due fratelli al famoso 41/bis, cioè isolamento, hanno avuto un figlio … forse con immacolata concezione. Alleluia!!)
Fiducia dunque?
Al massimo speranza.
Spero che la gente finalmente apra gli occhi e s’indigni.
Spero che ci sia la volontà di lottare contro tutti i disvalori che ci soffocano.
Spero che ministri e parlamentari si suicidino con le loro stesse parole.
Spero che la Giustizia possa
Spero che la xenofobia montata ad arte da gente di pochi scrupoli diventi razzismo nei loro confronti.
Spero di ritrovare quell’allegria che il rifiuto di nascondere la testa sotto la sabbia per guardare negli occhi la realtà mi ha tolto.