A.A.A opinioni e pensieri in libertà offresi..

DOVREBBERO FARE COME MAO..

Strano che non lo abbiano già fatto, visto che entrambi hanno sviluppato nei loro ambiti un vero e proprio “culto della personalità”.

Parlo di un libretto, magari verde per l’uno e  azzurro cielo con nuvole per l’altro, che contenga le elucubrazioni dei capi e, soprattutto, le frasi chiave del loro pensiero politico. Si, come fece Mao con “Il libretto  rosso”, la quasi bibbia dei Cinesi.

L’idea deriva dall’ascolto delle trasmissioni di chiacchiere politiche su reti nazionali e locali. Accidenti! Sembra che tutti gli appartenenti a quei due partiti abbiano una specie di disco incorporato che prende a girare autonomamente su determinati termini dell’interlocutore, come tagli, maestro unico, libertà di stampa, “escort”.. e così via.

Esempio : Lui – “Oggi piove..”

L’altro – “..ecco il solito pensiero di sinistra! Non si capisce perché quando pioveva sotto il precedente governo nessuno lo notava..”

Intervengono tutti nella stessa maniera, con lo stesso tono arrogantemente canzonatorio, dicendo le stesse parole e parlando all’unisono con l’interlocutore. Così il discorso diventa incomprensibile ed emergono le “frasi fatte” di repertorio, ormai divenute stucchevoli.

Della scuola  avvocato “Mavàlà Vàlà Ghedini”.

Quelle da destinare ai futuri “libretti” del capo.

Ora è di moda nelle discussioni sul “maestro prevalente” la risposta :

          ”.. Io ho fatto le elementari con un maestro solo e mi son trovato bene”.

( E si vede come ne sei uscito, visto che le tue consecutio temporum sono una pena ed i tuoi congiuntivi peggio ancora, oltre al fatto che non sai esprimere un’opinione tua personale…).

Trent’anni fa’ il mondo della scuola era in trasformazione, ma c’era ancora un sentimento diffuso di rispetto per l’istruzione, che oggi è invece calpestato da una classe politica priva di morale.

          Nipotina di 10 anni mette la nonna in vendita su ebay: si lamenta troppo

Goditi una classetta con 25 ragazzini del genere! Pirla!!!

Racconti di scuola…  VERI!

Una decina di anni orsono una collega mi raccontò che a Milano l’anno precedente una supplente giovane in una quinta elementare era stata chiusa in un angolo dal “branco” e fatta cadere a terra per farle la pipì addosso come sfregio.

W il maestro unico…

Trent’anni fa’ avevo una collega di chimica molto bella che non dimostrava la sua età. Aveva avuta una supplenza in una scuola media di Torino, in una zona “problematica”. Durante una lezione uno degli allievi chiese di uscire è dopo poco rientrò con i pantaloni abbassati e le pudibenda in bella mostra. La collega, padrona di sé, dopo uno sguardo valutativo alla scena disse :   ”Ho visto di meglio!”  – e continuò il suo lavoro castrando psicologicamente il cretinetto.

W gli insegnanti …

Negli stessi anni (della mia giovinezza) ero in una classe 3° ITIS di Torino. Primo incarico, quindi esperienza inesistente. Solito andazzo di indifferenza per la mia spiegazione, solito giro di richiami, (dall’anno successivo non è più accaduto, mi son fatta furba!), solito viavai  dei ragazzi per necessità fisiologiche. Uno di loro rientra con i pantaloni sbottonati infilandoci dentro la camicia e richiudendoli davanti alla cattedra. – “Scusa se ti metto in imbarazzo!” – dico.  “No, non fa niente” –  risponde. –  “Ma porca paletta! Non lo potevi fare nel corridoio?” –  ribatto.  – “C’era il bidello e mi vergognavo”  – risponde candido. Ometto la mia sfuriata.

W la scuola..Ecco cos’è la scuola. E’ una vita vissuta quotidianamente a contatto con la fascia d’età più difficile e più creativa che offre l’esistenza.

Per nutrire le menti di quello che sarà il futuro un’ottusa classe politica   invece di investire debitamente sta “tirando il collo” come al pollo, ( e fanculo destra e sinistra che servono solo a spartirsi la torta! A quello che è il vero scopo del lavoro politico, cioè l’interesse della società non servono colori ne disposizioni nell’anfiteatro, ma solo onestà intellettuale e morale!), parlando per bocca di una persona evidentemente poco adatta al comunicare, che sbaglia i plurali e le consecutio, e che ha il disco incorporato su cui qualcuno ha inciso le frasi da ripetere. E non si accorge neppure delle sue incongruenze.

Precari scuola, sì del governo “Aiuti per i supplenti annuali””

Gelmini: «Non posso permettermi di stabilizzare 150.000 precari»”

“…Ed ecco il famigerato decreto applicativo tanto sbandierato dal governo. Riguarderà solo 18mila supplenti precari e non tutta la platea dei 250mila.

La scuola “zero euro” pagano le famiglie Dai registri al sapone, l’autotassazione è ormai la regola”

Intanto impera il motivetto tritura coglioni della Rai che deve essere un “servizio pubblico”.. (rimettessero in giro i vespasiani con il simbolo sulla porta.. )

Romani contro programma della Dandini  «Non ha a che fare con servizio pubblico»”

Eppure si riferisce a «Lost in wc» più servizio pubblico di così.. Più cesso ancora di quello che sta diventando..

 

DOVREBBERO FARE COME MAO..ultima modifica: 2009-10-01T18:55:00+02:00da
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