A.A.A opinioni e pensieri in libertà offresi..

SONO MENO CHE NIENTE..

Ho la bocca dello stomaco chiusa dalla tristezza e dalla rabbia.

Quelle immagini, quelle parole, la profonda ingiustizia e crudeltà del comportamento umano di esseri che non possono esser chiamati uomini, e neppure bestie, perché neanche le bestie si comportano così.

Quello scarto dell’umanità che pontifica tra gli applausi e gonfia il petto per il successo dei “respingimenti” e dell’accordo con uno stato in cui non esistono diritti civili per i cittadini, figurarsi per i clandestini!

Quei volti ormai consueti che ghignano proferendo parole xenofobe.

L’inchiesta svolta da  PRESADIRETTA”(link) dal titolo “Respinti”  sconvolge le coscienze, almeno di chi le ha.

In un articolo  Libia, la “soluzione finale” Furio Colombo  ne riporta dei brani :

Un laccetto di cuoio bagnato, stretto al collo del prigioniero, incatenato e abbandonato al sole per un giorno. Il sole asciugherà gradatamente il laccetto di cuoio, portando al soffocamento. Dipende dall’ora in cui si ricordano di liberarti, dipende dai tentativi folli di liberarti da solo se la sera ti raccolgono vivo per ributtarti nella cella senz’aria e senza luce, tre metri per tre, dodici o quindici persone o se buttano un altro corpo di clandestino consegnato alla Libia nella fossa comune, nel deserto intorno al centro di detenzione infinita di Cufra.

…Un bastone dietro le gambe, all’altezza delle ginocchia. Ti forzano a tenerlo con le mani legate, restando però piegato, ma in piedi. Finché resisti. Poi cadi come capita: di faccia, di schiena, di fianco e resti abbandonato sotto il sole – vivo o morto – fino alla notte.

…E poi quelle voci che gridano l’indifferenza alla morte in mare o in prigione..

Ma con quale  moralità si possono arringare le folle ad atteggiamenti privi d’umanità?

Con quale faccia si possono dire cristiani tutti coloro che applaudono al mandare verso un nuovo supplizio  persone inermi e già private dal destino di nascita di un loro diritto fondamentale : la libertà ?

Quando nelle chiese si batteranno il petto per i loro stupidi peccati non si pentiranno per aver mandato alla tortura, allo stupro, ai commerci peggiori possibili tanti esseri viventi solo per puro egoismo?  

La risposta è logica : “no”.

No perché incapaci di vedere oltre il loro interesse.

No perché, saturi del veleno dei luoghi comuni, vivono ebri della musica suonata dai loro pifferai.

No perché ignoranti della realtà nascosta dai detentori dell’informazione popolare, che snobba o nasconde  volutamente inchieste come “Presadiretta” o “Report”, e vende lustrini  e pajettes e falsi miti.

Ormai la bassezza non ha più confini :

Dal Corriere della Sera, 1 settembre, Marco Nese,

Giornalista: La Comunità Europea è contraria ai respingimenti. Dice che bisogna prima verificare se i migranti sono clandestini o rifugiati.

Gasparri: Ma questo è un discorso assurdo. È sensato pretendere che un equipaggio militare blocchi un gommone e si metta a chiedere ai migranti: “Voi chi siete? Da dove venite ? Avete diritto all’asilo o no? Ma scherziamo! Sarebbe come trasformare le navi militari in ambasciate in alto mare. Bisogna riportare le persone sul territorio libico dove c’è l’Alto Commissariato che effettua tutti i controlli. (Sembra quasi che non sappia che i controlli sono dolosamente rari e poco efficienti.)

No! Un equipaggio militare deve ubbidire all’ordine di togliere dai coglioni di un parlamento in cui prevalgono esseri senza scrupoli e senza morale, donne, bambini e uomini che non hanno neppure la forza di respirare, restando indifferenti al dolore che questo potrà provocare, e al grido per l’ingiustizia loro imposta che nasce dalle loro coscienze.

Le lacrime ed il cordoglio quei tristi figuri le conservano per le telecamere, per quegli eventi mediatici finalizzati alla truffa da perpetrare nei confronti della gente che deve continuare a sostenerli, mentre con mano ferma affogano chi non serve loro.

 

NON C’E’ DA STUPIRE SE…

 

«La Padania sarà libera con le buone o con le meno buone». Lo ha detto Umberto Bossi

– «Padania libera!». Così il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha urlato in apertura del proprio intervento dal palco della festa dei popoli padani della Lega. 

Padova. «Non toccarmi, sei negra», paziente insulta infermiera di colore. Operaio di Portogruaro ricoverato al Centro ustionati inveisce contro la donna che lo sta medicando.

Venezia. «Mentre mi bastonavano urlavano albanese di merda”» L’albanese picchiato racconta: «Erano in 8, vestiti di verde»

Treviso. Muraro: «Il Meridione succhia il nostro lavoro» Il presidente della Provincia: «Sono contro chi fa concorsi qui e poi si trasferisce. Razzismo? No, tutela del territorio»

Piazza del Popolo, pugni e calci perché veste strano Rissa tra “alternativi”: emo picchiato da truzzo

Avellino, calci e pugni a due fidanzatini da banda di sedicenni: volevamo divertirci 

SONO MENO CHE NIENTE..ultima modifica: 2009-09-14T12:54:00+02:00da
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