Dalla puntata di Report del 15 marzo: Umberto Scapagnini ex sindaco di Catania e medico personale di Berlusconi
Designato dall’alto dei cieli deve essere fatto santo, si santo subito!
Cavolo! A me al massimo arriva la nuvoletta fantozziana.
A uno cui si aprono i cieli se non lo santificano è soltanto perché è anche molto umanamente “porcellino” , infatti il suo medico gli prescrive un “elisir” fatto su misura (a quale si riferirà?) che a detta della farmacista catanese che lo prepara :”..Ha un’azione tipo endorfine (n.d.r. esattamente come le canne) che rasserena… e poi potenzia anche il coso muscolare…”.
Sono maligna e sto ridacchiando. Ora mi spiego tutte le boiate che gli scappano di bocca. E’ colpa
Chissà se il citrato di sidenafil fa parte della preparazione. (n.d.r. principio attivo delle pillolette blù). Questo spiegherebbe molte cose..
A parte questa gag iniziale, quest’immagine imbarazzante di una persona (Scapagnini) che dovrebbe avere un tono autorevole e professionale, e che invece ha un atteggiamento che definirei goliardico, l’elenco degli sperperi, degli intrallazzi e compravendite di favori che segue lascia un amaro in bocca che non si dimentica.
E’ un’immagine di una realtà a me incomprensibile. Le opere pubbliche usate per “estorcere” danaro alle istituzioni (italiane ed europee) e mai realizzate, anzi riciclate per lo stesso scopo. Gente che vive senza collegamenti fognari, con scarichi di acque nere che trasudano dai muri, ma che continuano a seguire la via del clientelarismo anziché quella della denuncia e del contrasto. Gente che baratta la propria integrità morale con una promozione a mansioni superiori e che si adagia nel nuovo ruolo disinteressandosi degli obiettivi e dei risultati. Obiettivi non esistenti che però poi vengono premiati con gratifiche consistenti. Ma anche se si tratta di “consuetudine” è proprio tutto in vendita?
Quello che non è stato mostrato, ma che so per certo che c’è, è la fatica di vivere in quella realtà di tant’altra gente che per non piegarsi si arrampica alla vita con le unghie e con i denti e spesso ci rimette l’osso del collo. E se ci sono vittime, illustri e non, è perché troppi proteggono questo sistema privo di morale.
E chi informa è soggetto ad intimidazioni, come nel caso di Gisella che ha pubblicato un video sulle esternazioni di dubbio gusto di un catanese consigliere comunale, candidato alle elezioni europee, Nino Strano, e ha ricevuta una diffida a rimuoverlo da youtube. E se passa il decreto sulle intercettazioni saranno “cavoli amari” !!