“ROMA (26 novembre) – «La social card a regime costerà circa 450 milioni di euro». Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, …sono interessati un milione e trecento mila italiani. La social card spetta ai cittadini ultrasessantacinquenni e alle famiglie con figli piccoli (fino a tre anni) che abbiano un reddito Isee (indicatore della situazione economica equivalente) fino a 6.000 euro. …”
I conti della serva :
Presidenza Consiglio, per i dipendenti orario di 38 ore e 600 euro di indennità. ROMA (26 novembre) – Un’indennità mensile che in media ammonterebbe a oltre 600 euro, ma che per i funzionari più alti in grado può arrivare anche a 900 euro. È la ricompensa che dovrebbero ricevere i 2.500 dipendenti della Presidenza del Consiglio, in cambio di un allungamento dell’orario di lavoro settimanale: 38 ore, anziché 36 come per gli altri ministeriali. Così ha disposto il governo nella sua direttiva per il rinnovo dei contratti nazionali.
Per poter dire che nella scuola si aumentano le retribuzioni si diminuiscono le ore di lezione, per giustificare un’ingiustizia indecente come questa si aumentano le ore, sottolineando poi che prima non sempre l’orario era rispettato, in futuro invece sarà fiscale! I conti della serva : 2500 x 600 = 1milione e 500 mila euro. Tanto per fare i conti in tasca. Se lo moltiplichiamo per 12 (mesi) sono 18 milioni di euro… Due panini e due coca al bar!
Cambiando discorso.. si cominciano a rilevare gli effetti delle genialate del ministro “rasotera”. Al tg raccontano che con l’arrivo dell’influenza si sono moltiplicate le urgenze al pronto soccorso per abuso di farmaci. Anche nei bambini. Logico! Se non arrivo alla terza settimana con quei quattro soldi che prendo, non mi posso ammalare, e neppure i figli lo possono perché due giorni di malattia mi costano salato. E non ho certo la baby sitter. Quindi, qualunque cosa possa farmi stare in piedi la prendo, e poi finisco avvelenata, tanto morta di fame o di veleno sempre morta sono!
La migliore però è quella che riparte la storia del Ponte sullo Stretto .
“ L’amministratore delegato della “Stretto”, Pietro Ciucci, ma soprattutto il General Contractor, vincitore dell’appalto per la progettazione e la realizzazione della megaopera, aspettano i finanziamenti necessari per far ripartire l’iter e, ancor di più, garanzie dal Governo affinché questo non venga più bloccato.Insomma la società non vuol più correre