Mi chiedo come si possa essere tanto pirla!!
La nuova generazione dei docenti è esattamente divisibile in tre categorie :
– quella dei missionari
– quella delle teste di granito
– quella dei pirla
Alla terza, la meno numerosa , ma la più evidenziata da ogni fruitore del servizio e non, appartengono coloro che, per chiare carenze intellettive, prendono il lavoro di docente come se fosse un riempimento nelle loro vite insulse, spargendo a piene mani la nebbia della loro incompetenza, del loro basso contenuto morale, della loro immaturità.
Purtroppo costoro che, pur se privi di ogni coscienza dell’opportuno dovrebbero essere educatori, “giocano” con gli immaturi a “fare a chi è più scemo”, riuscendoci egregiamente vista la loro natura.
Ed è questo che appare come immagine della scuola, il prof. Pirla che fuma, sigaretta o spinello poco importa, visto che la legge vieta a chiunque di fumare nei locali della scuola, e gli immaturi lo filmano con allegria, e poi dicono che è un bravo prof.
Certo che per loro è un bravo prof.! E’ sulla loro stessa lunghezza d’onda, non sa educare, dovrebbe essere educato con loro!
Chissà perché io non sono mai stata filmata mentre mimavo le strutture molecolari, eppure dovevo essere comica mentre “ballettavo” con le due braccia alzate abbassandone ritmicamente una sola delle due, per indicare la molecola con i gruppi dalla stessa parte o da parti opposte. Forse perché era chiaro come fosse un momento didattico e non una “pirlata” qualsiasi!
Se ci fosse maggior equilibrio nel giudicare si dovrebbe tener conto che la maggioranza fa il suo lavoro con dedizione e competenza, mentre lo squilibrio dato dalla rissosità del mondo corrente porta a far di tutt’erba un fascio. Peccato perché questo induce alla demotivazione.
Passando ad altro argomento, mi son chiesta perché sia stato poco sottolineato come il disquisire “ironico” di un noto politico abbia messo in evidenza una seria propensione al maschilismo, con poco gradevoli riferimenti a matrimoni di comodo e con rilievo per l’appetibilità dell’uomo danaroso e potente in tutti i sensi, preludio ad una terribile conclusione, quella cioè che non c’è speranza in futuro per il lavoro precario, per lo meno per le donne.
P.S. di Lunedì 17 marzo
Tanto per completare il quadro già imbarazzante, lo stesso politico ha rincarato la dose facendo quasi esplicito riferimento alle attività che destinerebbe alle “soubrettes”.
Non le candiderebbe, ha detto, ma.. Forse possiede una quota azionaria nella ditta farmaceutica che produce il Viagra?..