Boh! Sono totalmente spiazzata!
Un nuovo partito? Anzi due nuovi partiti? Ma vorrei che qualcuno mi spiegasse che cosa hanno di nuovo eccetto al nome, ed è certo che nella scelta la fantasia non manca!
PD, partito democratico.. quale democrazia? così democratico che ha quasi imposto il leader.
PPL , partito del popolo delle libertà.. quali libertà? Forse in contrapposizione al partito delle imposizioni?
Ma non ci stanno imponendo da anni personaggi di dubbia moralità, leggi ad personam, normative nate in una notte insonne per indigestione e dettate dalla contingenza di fatti accaduti?
PD + PPL = PPPDL cioè Povero Popolo Preda Dei Ladri
Recentemente ho visto in TV la pubblicità di una supposta effervescente, forse l’hanno inventata proprio per trovare un modo di farci ridere, visto che tutto quello che ci viene quotidianamente riversato addosso non fa altro che farci piangere. Ormai la parte più intelligente della programmazione televisiva è quella della pubblicità, che almeno si sforza di essere innovativa, accattivante, penetrante, mentre per il resto dell’offerta l’unica cosa che brilla è la vera e propria povertà d’ingegno, ad esclusione, naturalmente, di due o tre piccole isole felici che offrono informazione definita “controinformazione”, e che invece dovrebbe essere la normalità.
Stella in questo firmamento di igiene intima posteriore generalizzata dei media, siano essi giornali o telegiornali, è la completa ignoranza di un fatto che da giovedì scorso sta accadendo davanti alla cancellata della Prefettura di Palermo.
Cosa c’è in quel luogo? Chi ci sta informando di cosa stia succedendo? Eppure è un fatto rilevante, molto più importante anche dal punto di vista umano del lifting di una politica ormai lontana un universo intero dai cittadini onesti e puliti che non hanno ormai più voce a forza di urlare il loro sdegno.
Davanti alla Prefettura di Palermo ci sono delle persone che si sono incatenate alla cancellata per chiedere che non ci siano due pesi e due misure almeno nella morte, infatti la legge finanziaria ha deciso di tenere separate le sorti delle vittime del terrorismo da quella delle vittime della mafia. Le prime ricevono dallo Stato un sussidio più che doppio rispetto alle seconde.
Le vite dei magistrati, poliziotti, carabinieri, giornalisti, politici, sacerdoti, semplici cittadini ammazzati dai mafiosi valgono meno di quelle di chi ha avuto “la fortuna” di essere assassinato dai brigatisti rossi e neri.
Questa mattina, 19 novembre, su “Radio 24 il sole 24ore” ho sentito la voce di una di loro che sottolineava come non ci fosse stata alcuna attenzione da parte di politici , istituzioni o di mass media, se non per brevi incontri di circostanza.
A Palermo stanno protestando le mogli degli agenti di scorta al giudice Falcone, che con lui hanno perso la vita, la figlia di Beppe Alfano un giornalista ammazzato da “cosa nostra”, ed altri parenti di “serie B”.
Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, uno dei tre agenti di scorta trucidati nella strage di Capaci, dal pulpito del Pantheon di Palermo, pronunciò la frase: “Io vi perdono, ma voi dovete inginocchiarvi se avete il coraggio di cambiare”. Aggiungendo subito dopo tra i singhiozzi: “tanto loro non cambiano…”. Infatti nulla è cambiato, si lucidano i pomelli e le targhe d’ottone, si spargono essenze profumate, si spazza lo sporco sotto i tappeti e si indossa l’abito fresco di tintoria, ma chi lo indossa è sempre lo stesso, non si è neppure lavato le mani, e succhia una caramella alla menta per nascondere l’alito mefitico.
Intanto in prima pagina campeggiano le foto e le dichiarazioni di chi per paura di vedersi sfuggire la poltrona di sotto al .. mento sarebbe capace di inventare nuove leggi di gravitazione universale.
Boh!