A.A.A opinioni e pensieri in libertà offresi..

DE PROFUNDIS PER I BLOG

I “Furbetti del quartierino”  colpiscono ancora!

Il 12 ottobre nel Consiglio dei Ministri è passato come “provvedimento di normale routine”, quindi da NON discutere, la “Nuova disciplina dell’editoria e delega al Governo per l’emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale”.

E’ una legge liberticida, contro l’informazione libera e contro i blogger che ogni giorno pubblicano articoli mai riportati da giornali e televisioni, perché prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, producendo dei certificati, pagando un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.

La cosa peggiore è però che prevede che chiunque scriva sia a rischio di rispondere penalmente, in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori, ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.

A questo punto non riesco a non pensare che ultimamente molti “cattivi comportamenti” sono stati portati alla luce tramite la rete internet, che molte aggregazioni hanno avuto luogo sempre nello stesso spazio, che alcuni personaggi sono stati messi alla gogna tramite un tam-tam tra i blog.

Sarà colpa del solito “grillo” che ha fatto intimorire tante figure abbarbicate alle loro poltrone?

Sarà colpa della facilità di profanare luoghi di potere con le considerazioni di cittadini capaci di pensare ?

La garanzia di un nome fittizio concede il coraggio di esporre le proprie idee, e recentemente c’è stata un’evoluzione del blog verso la consapevolezza civile, soprattutto perché ha portato le persone a confrontarsi e, nel confronto, a stabilire dei punti comuni che nulla hanno a che fare con le idee di chi s’illude di essere stato delegato alle scelte legislative.

Questo fa paura!

La peggior paura però è la “minaccia”,subdolamente mascherata dietro ad un decreto di legge di definita “poca importanza”, di limitare la libertà di pensiero, perché il blog è il nostro pensiero, oltre che la voce di chi non ha più voce, perché l’urlo della gente non è più udito da chi ha chiuso le finestre del palazzo, e riempito le proprie orecchie con le musiche del potere.

Ormai le nostre libertà di scelta son ridotte all’osso, ormai stiamo per ricadere all’interno della cinta della nostra piccola realtà, perché respinti indietro dalle armi improprie degli interessi dei “potenti”, che si avvolgono nell’abbraccio di nutriti drappelli radunati con il miele clientelare, e tenuti in sudditanza con il dono dell’ignoranza reale o imposta.

..Libertà va cercando ch’è si cara

Come ben sà chi per lei vita rifiuta.

DE PROFUNDIS PER I BLOGultima modifica: 2007-10-19T20:22:27+02:00da
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