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Linea dura? Ma non mi prendete in giro!

Titoloni, pacche sulle spalle, approvazioni quasi incondizionate degli adulti e maledizioni degli studenti a rischio, per i “nuovi” regolamenti disciplinari da “introdurre” nelle scuole per riportare la disciplina.

Ancora una volta viene soffiato fumo negli occhi della gente, perché solo di fumo si tratta, infatti, leggendo bene si apprende che :

Saranno le singole scuole che nel proprio regolamento dovranno stabilire quali sono i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, le relative sanzioni previste, gli organi competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento da seguire.”

Ogni scuola ha sempre avuta la possibilità di comminare punizioni severe, escludendo dalle lezioni fino a quindici giorni per volta gli studenti indisciplinati, oppure imponendo loro lavori di tipo “socialmente utile” come il ripulire le aule sporcate dalle loro intemperanze, il problema è sempre stato prendersi l’onere di farlo, perché l’atto comporta un’assunzione di responsabilità nei confronti di una controparte spesso iperprotetta, e quindi con il rischio di dover giustificare una severità che altre parti sociali non avevano saputo o non avevano voluto avere. Non è quindi detto che le stesse violazioni saranno sanzionate alla stessa maniera in tutte le scuole italiane.

Prendiamo ad esempio la norma sui telefonini in classe, che è stata emanata da anni, quante scuole l’hanno effettivamente fatta rispettare? E cos’è successo in molti casi al sequestro del cellulare? Proteste, ecco cos’è successo, proteste dei genitori, per aver tagliato momentaneamente quel succedaneo del cordone ombelicale, che se disturba una lezione “fa gnente”!, mentre se costringe il

familiare a passare attraverso il telefono della scuola, che può informare il ragazzo dall’ora d’ingresso a quella d’uscita, è una tragedia sfiorata!

Ecco la risposta alla prima domanda, poche scuole l’hanno fatta rispettare.

Naturalmente i mezzi di comunicazione riferiscono i pareri di scuole con popolazione scolastica motivata e “politicamente corretta”, mentre io ho vissuto la mia vita a contatto con adolescenti turbolenti, spesso poco motivati allo studio, difficili da educare, anche se spesso migliori degli altri, e so quanto sia difficile imporre una regola senza la mediazione della autorevolezza, che non è di facile conquista e che si accompagna con l’esperienza.

Ora quando leggo che :

” ..Gli organi collegiali (Consiglio di classe o Consiglio d’istituto) deputati a comminare la sanzione non saranno comunque inappellabili. I ragazzi incolpati, o chi per loro, potranno rivolgersi all’organo di Garanzia della scuola che al suo interno, oltre ai docenti e al capo d’istituto, avrà i rappresentanti dei genitori e degli alunni.”

mi domando cosa ci sia di nuovo rispetto al passato quando  io facevo parte della commissione disciplinare composta dagli stessi organismi, cioè capo d’istituto, docenti, genitori, allievi rappresentanti di classe, cosa ci sia di differente nel fatto che sia il regolamento d’istituto a determinare i comportamenti che devono essere sanzionati, esattamente come in passato, forse messo solo sottotono negli ultimi anni, tanto le scuole che avranno direzioni capaci di corretta severità funzioneranno esattamente come prima, con la piccola variazione di espellere l’allievo in una botta sola invece che in più sedute, mentre le altre continueranno ad avere i soliti problemi.

Ancora una volta, nella Scuola come nella Giustizia, le leggi c’erano, e ci sono, basta solo applicarle ed avere la certezza della pena, il resto è fumo negli occhi.

Linea dura? Ma non mi prendete in giro!ultima modifica: 2007-10-16T18:46:27+02:00da
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