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UGUAGLIANZA …

Le pagine dei nostri quotidiani, anche oggi,  sono piene delle beghe della nostra politica, delle preoccupazioni per “l’esodo” verso le agognate vacanze, dell’orgoglio per una legge severa per chi guida in stato di ebbrezza o drogato, e delle “istruzioni per l’uso” in merito alla stessa, dimostrando come  sia più importante il nostro ombelico della vita di chi ci sta intorno.

Chi sa  cosa è successo in questi giorni in Darfur, (a proposito, quanti sanno dov’è il Darfur?), o in Iraq, o in Afganistan?

Oggi, 3 agosto 2007, una bomba della Nato ha raso al suolo un mercato nel villaggio di Shah Ebrahem, causando moltissime vittime civili. Si parla addirittura di 200 morti, ma la Nato spiega che nel raid è morto un importante talebano…

Su Peace Reporter un editoriale sull’accaduto, firmato da Maso Notarianni, infila un vero e proprio pugno nello stomaco di chi legge ponendo una domanda che non può aver risposta :

Su che base una bomba che esplode in una città europea si chiama terrorismo mentre una che detona in un mercato del giovedì in un villaggio afgano si chiama deprecabile errore?

Già! Su che base, se non su quella che un “uomo bianco” vale 10 “uomini neri”, o un “soldato tedesco” vale 10 “civili italiani”, come la storia ci racconta ?

L’evoluzione della specie vale solo per la posizione eretta, per la natura umana non c’è dunque cambiamento se non d’obiettivo?

Che accidenti mi importa se un ex presidente del consiglio con trecentomila ville si ritrova a dover passare ferragosto in albergo? E chissenefrega se Tizio e Caio si fanno il controllo della saliva per mostrare che non si son drogati nelle ultime ore?

Decine di migliaia di persone stanno morendo ammazzati da altre decine di migliaia di persone in delirio d’onnipotenza! Questa settimana, in tutti i paesi ancora in guerra, sono morte almeno 1045 persone (da “Cessate il Fuoco” su Peace Reporter)

E tutti son preoccupati perché c’è il bollino nero sul traffico e ti ritirano la patente se bevi una birra!

Non voglio dire che si debba dimenticare tutto quanto ci riguarda, ma ci vorrebbe un po’ di più equilibrio nel diffondere le notizie, creando quindi un movimento d’opinione sensibilizzato verso determinati problemi.

Mi sento esattamente nei panni del Filosofo descritto in una poesia di Trilussa :

LA FINE DER FILOSOFO

Appena entrò ne la foresta vergine

er Professore de filosofia,

tutte le scimmie scesero dall’arberi

co’ l’intenzione de cacciallo via.

Ma l’Orno disse: — No, nun è possibbile  

che torni a fa’ er filosofo davero

in una società piena de trappole

dove l’Azzione buggera er Pensiero.

Oggi, quelo che conta so’ li muscoli:  

co’ la raggione nun se fa un bajocco…

Mejo le scimmie! —

                   E er povero filosofo

s’arampicò su un arbero de cocco.

Da “Acqua e Vino” – 1940

 

UGUAGLIANZA …ultima modifica: 2007-08-03T20:50:00+02:00da
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