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CHISSÀ PERCHÉ….

Nella notte tra venerdì e sabato scorso, una macchina, di cui è stato riconosciuto colore e modello, si è fermata di fronte al mio cancello, e ne è sceso un ragazzo, che un vicino mi ha descritto, con in mano un blocco di cemento, probabilmente rubato nelle vicinanze. Il pesante attrezzo ha colpito il cancello, che è stato aperto al solo scopo di prelevare una pianta in vaso da gettare sul marciapiede in segno di spregio, poiché l’autore è fuggito subito dopo.

Chissà perché lo ha fatto…??

Un vandalismo gratuito, assolutamente privo di senso, figlio di una povertà morale, forse liberata da un eccesso di sostanze psicoattive, assunte in occasione della solita bagarre di fine anno scolastico, e di un rancore covato da troppo tempo, poiché non opero più nella scuola da un anno, e non ho avuto screzio con alcuno da almeno dieci mesi.

Guardare negli occhi la quint’essenza della stupidità umana mi ha dato un profondo senso di tristezza, perché ho visto, in quel gesto, un essere vivente privo del coraggio necessario per “rivendicare” apertamente un eventuale torto subito, ma, soprattutto, qualcuno defraudato, nell’infanzia, di quell’amore genitoriale che permette di crescere come persona capace di inserirsi positivamente nella società, forte di quell’autostima che si conquista nella prima parte della vita, passando attraverso la correzione degli errori compiuti, fatta con la dolce fermezza dell’affetto familiare.

Essere genitori non è un percorso agevole, ne sono cosciente, ma chi ha cresciuto il ragazzo che si è comportato così incivilmente, ha sicuramente omesso, nell’educazione, di trasmettere l’importante concetto di rispetto per le persone e le cose, che contraddistingue gli individui adatti a vivere in un ambiente sociale, da quelli più idonei alla compagnia degli animali della giungla.

CHISSÀ PERCHÉ….ultima modifica: 2007-06-10T20:45:00+02:00da
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