A.A.A opinioni e pensieri in libertà offresi..

Parlando sottovoce…

Ieri sera, dopo la trasmissione TV "Annozero", mi sono addormentata con un peso sul cuore, il dolore negli sguardi di quelle donne maltrattate, svilite nella loro natura, fustigate dalla società maschilista e da quella indifferente, negate nei loro diritti, vittime solo di doveri e stanche, tanto stanche da non aver la forza di parlare ad alta voce.
Potrei filosofeggiare sulla genesi di una società maschilista, o sulla rincorsa di una "maturità" che passa attraverso i cammini tortuosi della conoscenza e dell'agiatezza, ma sarebbe uno sterile  esercizio di retorica, e invece il dolore per la sopraffazione  è una realtà tangibile quanto una pietra lanciata contro il capo.
Mentre ripensavo alle parole udite, nel mio cervello continuava a risuonare il ritornello più volte "cantato", quello che "..è l'uomo che guida .." ..guida la famiglia, guida la società, giuda i suoi istinti di supremazia verso la prevaricazione diretta o indiretta sulla donna, che a loro dire, è sicuramente "inferiore" e, come tale, inadatta a qualunque scelta non sia concordata con lui, uomo, capace di giustizia e conoscenza.
Ed ho "sognato" un colloquio, pacato e sottovoce, come si conviene ad una che dovrebbe sedere sempre sul "lato passeggero" con uno di quegli uomini che, durante la trasmissione, sostenevano la loro tesi :
     " Lei ha detto che nella famiglia l'uomo vale il 52 % e la donna il 48%, cioè devo intendere che la donna non è uguale all'uomo?"
     " La donna è uguale all'uomo, ma deve consigliarsi con lui perché lui è uomo, e così deve essere."
     " Allora la donna non ha pari capacità, non è in grado di discernere come un uomo."
     " La donna deve soltanto chiedere il parere, poi è libera.."
     " E se non segue le indicazioni viene punita?"
     " Se non fa la cosa giusta sì!"
     " Cioè se non fa quello che dice il marito.. Questo vuol dire che la donna è inferiore nelle sue capacità di scelta."
     " E' la nostra tradizione, la donna è donna, e l'uomo è quello che la deve guidare.."
     " Cioè la donna è inferiore.. Ora le chiedo perché…"
     " Perché l'uomo lavora, perché sa le cose.."
     " Anche la donna lavora, e .. le posso chiedere che titolo di studio lei abbia?::"
     " Sono Architetto.. "
     " Ed io, donna, Chimico."
     " Ho uno Studio di progettazione e porto i soldi a casa."
     " Ho lavorato nell'Industria e, poi nella Scuola media superiore, anche con mansioni organizzative, e porto anch'io i soldi a casa. In più so fare la spesa, lavare, stirare, attaccare un lampadario, cambiare una spina, aggiustare un ferro da stiro, fare l'infermiera, la puericultrice, l'assistente sociale, la cuoca, per inciso so anche fare il pane "fatto in casa" ed un meraviglioso risotto con i funghi, e sono una guaritrice per le ferite dell'animo, grazie alla capacità di condividere la pena. Questo lei lo sa fare?"
     " Sono cose da donne, non spettano a me. Però so fare la pizza e usare un PC."
     " Se faccio il pane faccio anche la pizza, volendo, ed uso regolarmente computer, internet compreso. Quando correggevo i compiti, il voto derivava da un sistema automatizzato, che dava la media ponderata dei punteggi dei vari esercizi, il grafico per allievo e quello per esercizio, ed altre bagattelle del genere. Il tutto impostato da me. Allora  perché io valgo 48 e lei 52 ?"
     " Lasciamo stare le percentuali, è scritto che sia così, è la nostra tradizione.."
     " Ma se una strada è sbagliata, perché continuare a percorrerla fino a distruggere quello che c'è di bello nel mondo, cioè  due persone, diverse ma uguali, con le stesse opportunità, con la capacità di condividere qualunque responsabilità, nel reciproco rispetto, nel profondo rifiuto di ogni tipo di violenza, fisica o psicologica che sia, in quel modo di sentire che banalmente viene chiamato "amore"?"
     "…?……"
Parlando sottovoce…ultima modifica: 2007-03-30T20:03:51+02:00da
Reposta per primo quest’articolo