“COSÌ POTRÒ CURARE LA MIA BAMBINA”

Lily depressa.JPG“Getta la moglie dalla finestra poi si lancia nel vuoto Un biglietto nell’appartamento: “Così potrò curare la mia bambina””

Devo liberare la mia tristezza. Quanta disperazione, quanta solitudine e quanta umanità in questo gesto.

Son anni che sento ciarlare il mondo della politica in merito alle proprie esigenze.

LorSignori hanno le cure sanitarie garantite addirittura per i familiari ed anche dopo l’uscita di carica, mentre quel popolo cencioso che li foraggia con le tasse, ritenute alla fonte quindi impossibili da evadere, finisce per scegliere l’unica via di fuga che gli si prospetti : la morte.

Non è giusto! La sento sulla pelle la disperazione di chi non vede via d’uscita.

La religione costringe a vivere.

Lo Stato costringe a vivere.

Ma a chi li rappresenta nulla importa delle nostre vite o delle nostre morti se non interferiscono con i loro interessi.

E quando sostengono il contrario mentono e sanno di mentire.

La loro sete di potere e di danaro giustifica qualunque azione per riprovevole o disonorevole che sia.

Alla gente comune nulla è dovuto. Devono pietire  per i loro diritti.

Agli arroganti invece tutto è dovuto. E se lo prendono senza pudore.

Si parla ancora di tagliare sul sociale per riequilibrare i conti in profondo rosso, ma non si parla di far uscire i soldi dalle tasche di chi da decenni lucra su forniture e appalti, si ventila il solito tiket magari sulle degenze ospedaliere.

All’ospedale di Treviglio per ridurre le spese hanno eliminato il mezzo litro di acqua minerale ai degenti, ma non l’auto blu con autista del direttore generale, che viene scarrozzato quotidianamente dalla residenza abituale in altra provincia e ritorno, e, per buon peso, l’autista è stato assunto tramite concorso (addomesticato?) nel settore amministrativo della struttura.

In questa maniera la solitudine e la disperazione delle persone socialmente fragili aumenterà ed aumenterà la rabbia di quelle che non possono costruire un futuro.

“Porta a porta” così avrà di che parlare, magari con personalità di spicco, mentre fuori dalle mense dei poveri la fila si allungherà e, senza disturbare la Svizzera, più di qualcuno farà la sua scelta.

“COSÌ POTRÒ CURARE LA MIA BAMBINA”ultima modifica: 2011-12-04T16:31:00+01:00da serenity48
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4 pensieri su ““COSÌ POTRÒ CURARE LA MIA BAMBINA”

  1. Ho letto la notizia e non mi sono sentita in colpa.

    Ciao Anna, sarà che vivo in una città che ancora si cura del suo quarto stato, ma quelle soluzioni non mi creano rimorsi.

    Lui ha deciso che doveva finire lo stillicidio per entrambi, ma lui aveva chiesto assistenza ai centri in grado di dargliela?

    Non so cosa avrà da dire il Capo del governo a porta a porta, non sarò tra gli ascoltatori, so cosa ha detto questa sera, mi basta.

    notte buona Amica Mia

    • Cara Tina,
      io non mi sento in colpa, ma mi fa male pensare a come possa essere stato solo quell’uomo. So che a Torino i servizi funzionano meglio che in altre regioni, e lo so per esperienza diretta a causa della mia vita raminga.
      Ho ascoltato anch’io quanto è stato detto questa sera e ho alimentato le mie speranze, ma il danno peggiore fatto dal passato è che non mi fido più di alcuno. Domani, come le altre sere, guarderò un telefilm qualsiasi, o leggerò l’ultimo libro comperato (La setta degli angeli di Camilleri).
      Buona notte anche a te, Amica Mia.

  2. Io mi candido tra questi che scelgono la Svizzera senza andarci.
    Taglino pure, rubino pure, se un giorno ci sarà un aldilà, riderò di loro. Se non ci sarà, è perchè tutto questo è ingiusto.

  3. Ciao Anna e buona serata. Credo che i gesti disperati saranno sempre più, in futuro, così come la solitudine e la disperazione. I tagli ci sono, le ristrettezze economiche pure, i soggetti più fragili saranno i primi a cadere. D’altra parte, abbiamo costruito una società dove vige la legge del più forte, del più furbo, del più audace… il resto è il nulla. Confido in quella rabbia che tu avverti aumentare. Sarebbe una soluzione.

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