Dal mio diario … 7° puntata

“Bocciato.” …  “No!.. scrivete Non Promosso!”

Paradossi nella scuola dal Diario di una prof.

 

Mercoledì 1° Novembre

 

Ho lavorato tutto il giorno per preparare i materiali per l’orientamento!

Lavoro come una schiava e, alla fine, mi chiedo il perché!

Ieri c’è stata la riunione con i colleghi della Commissione Orientamento, tutte donne, …nuovamente…chissà perché!

Si, è vero percentualmente siamo in maggioranza nella scuola, ma non è questa la ragione, lo è invece quella che solamente noi donne accettiamo di “smazzare per un pugno di lenticchie” , perché alla fine da questo lavoro non c’è da ricavare che tanti oneri e pochi onori.

Non sono nati problemi se non sul “cosa dire”, visto che dobbiamo vendere un prodotto che è il migliore possibile nelle circostanze in cui siamo, ma che fa acqua da tutte le parti, specialmente da quella del Dirigente che non ha capito un tubo dei problemi di questa scuola a due settori, e tratta il tecnico come il fratello scemo del professionale. 

Non possiamo andare a dire che cambiamo il Preside un anno si e uno no, che la demotivazione per lo studio dei ragazzi del professionale tende ad influenzare anche quelli del tecnico, visto che per gli adolescenti l’unico comandamento valido è quello del puntare al risultato sufficiente con il minimo sforzo possibile.

… Dobbiamo fornire l’immagine di una scuola seria, sicura, e soprattutto di qualità.    La scuola che si regge sulle nostra povere spalle di docenti che lavorano con il cuore oltre che con il cervello (connesso!), di tutti quegli insegnanti (e sono almeno l’80%) che, senza comparire, fanno il loro lavoro con competenza, e dai quali gli allievi accettano anche le peggiori rampogne, perché sanno che sono corretti e che vogliono loro bene!

Non sempre è facile.

Dovremo girare la pianura padana gratis et amore Dei, (manco la benzina ci rimborsano e in caso d’incidente mica so se c’è copertura..), con la lancia in resta ed il cimiero con la celata abbassata per nascondere la nostra espressione di triste stanchezza, sperando di fare un buon lavoro, onesto, nei limiti del possibile, per aumentare almeno gli iscritti alla 1°… altrimenti siamo destinati a.. già! a che cosa?

Con la riforma non si capisce un tubo.  Parte dalle primarie. Dovrebbe arrivare alle superiori… se non erro… quando sarò in pensione! 

Sperèm..

Ecco come vive un’insegnante che ama il proprio lavoro!

Figurarsi quelli che lo fanno per forza.

Dal mio diario … 7° puntataultima modifica: 2010-11-02T17:36:00+01:00da serenity48
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5 pensieri su “Dal mio diario … 7° puntata

  1. Cara Anna, leggendo le pagine del tuo diario mi sono tornate in mente tutte le fatiche e l’impegno appassionato di mia moglie quando insegnava lettere nella scuola media. Nuovamente riconosco che è proprio di voi donne dare tutto, corpo e anima, per compiere nel miglior modo possibile gli incarichi affidati. Solo voi accettate, senza che nessuno ve lo imponga, di lavorare come delle schiave, per usare le tue parole, solo voi accettate di ammazzarvi “per un pugno di lenticchie”. Non vi tirate indietro, consumate le vostre energie fino all’ultimo milligrammo, nonostante che il vostro lavoro sia ingrato e spaventosamente faticoso “visto che per gli adolescenti l’unico comandamento valido è quello del puntare al risultato sufficiente con il minimo sforzo possibile.”. Ben giustamente e orgogliosamente puoi dire che la scuola si regge su persone come voi.
    E tuttavia credo che sappiate apprezzare, perché siete spiriti liberi generosi ricchi di dignità, quella ricompensa morale che vi danno i vostri allievi che “accettano anche le peggiori rampogne” perché sanno di essere corretti da persone che vogliono loro bene.

    Sono belle le tue pagine , Anna, mi portano a rivivere quello che mi narrava mia moglie della scuola alla quale ha dato, ma vorrei dire, piuttosto, donato, una grande parte della sua vita e della sua energia

    I miei più affettuosi saluti e buona settimana
    Antonio.

  2. “Dovremo girare la pianura padana …. per aumentare almeno gli iscritti alla 1° ” Come quelli che vanno in giro a vendere il ” folletto ” , praticamente ! Che quelli , un pochino , magari , li pagano , mentre i prof lo fanno gratis . Non ho parole . wally

  3. A questo punto?

    Al punto di dover girare alla stregua di un venditore di spazzole porta a porta?

    Questa pagina mi ha lasciato l’amaro in bocca, ci credo che una tantum scatti, ne hai tutte le ragioni.

    Notte buona Anna

  4. Triste realtà, la cosa peggiore che possa accadere è che le cose riescano ad andare peggio, non so a quando si ferisce il racconto di questo primo novembre ma ho la certezza che sia stata un’anticipazione sul futuro … Qualcuno disse che il Genio è colui che inquadra nella vita dell’oggi, anticipazioni future… Un bacioooo

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